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Qual è il cuore del tuo sito web? 

Potresti voler rispondere l’homepage, la pagina dei servizi o il blog su cui pubblichi periodicamente. Ma per quanto questi elementi siano importanti, ce ne è uno che li precede e li unifica tutti quanti: i tuoi utenti. 

Un buon sito web è fatto per parlare a qualcuno, e gli utenti sono i tuoi interlocutori. Ogni scelta deve tenerli a mente e mirare a soddisfare le loro esigenze. Il modo in cui interagiscono con siti e prodotti virtuali è così importante da essere diventato ormai oggetto di studio e di continue sperimentazioni da parte dei professionisti del web che, per soddisfarli, hanno iniziato ad adoperare l’approccio del User Experience Design. 

Che cos’è la User Experience 

Per User Experience Design si intende la progettazione di prodotti che sono utili, facili da usare e piacevoli nel momento in cui ci si interagisce. Si può riferire a prodotti fisici oppure a prodotti digitali come un sito web. 

Nella progettazione di un sito web, il UX (User Experience) Design prende in considerazione il modo in cui le persone acquisiscono, memorizzano (e anche dimenticano) le informazioni e come vi interagiscono, e usa questi dati per applicare metodologie specifiche di architettura dell’informazione e di interaction design. 

L’UX Design è una materia complessa, ma ha prodotto alcune idee facili da testare e applicare su tutti i siti web, a prescindere dall’ordine di grandezza del progetto e del budget dedicatogli. Ogni impresa e professionista può “rubare” all’UX Design queste tre best practices, che sono integrabili sia in progetti di siti web ancora in costruzione, sia in siti web già online e avviati. In ogni caso, l’obiettivo finale rimane lo stesso: rendere più piacevole e produttiva l’esperienza dell’utente sul tuo sito web. 

 

Conta fino a cinque 

C’è un semplice test che puoi effettuare sul tuo sito web: chiedi a qualcuno che non conosce la tua attività di aprire l’homepage e cercare di capire che cosa stai offrendo. Se per arrivare a una conclusione di massima gli ci vogliono più di cinque secondi, allora potresti dover rivalutare il design che hai scelto. 

La regola dei cinque secondi è infatti uno strumento largamente utilizzato nell’UX Design, e si basa sulla quantità di tempo che un utente probabilmente passerà di fronte a una singola schermata. Puoi fare questo test su tutte le pagine principali del tuo sito web, mettendo un timer e chiedendo a chi ti aiuta che cosa ha capito delle informazioni carpite nel giro di cinque secondi. In base alle sue risposte, potrai valutare se disporre le informazioni in modo diverso, rimuovere o aggiungere dati, modificare la grafica della pagina. Più “cavie” riuscirai a trovare, più i risultati del test potranno essere affidabili. 

Studio Agostini - ux web design

Guida il “flusso” 

Effettuato il test dei cinque secondi sulle pagine del tuo sito, è il momento di riflettere sull’organizzazione dei vari contenuti e su come un utente arriva a usufruirne. La sequenza di azioni che l’utente è portato a fare su un sito web viene chiamata “user flow”, il flusso con si è portati a orientarsi e a muoversi tra diversi contenuti e call to action. Più questo percorso sarà fluido, più alte sono le probabilità che l’utente arrivi a compiere l’azione desiderata – che sia una richiesta di informazioni, l’acquisto di un prodotto o il download di un contenuto.

Lo user flow non è unico, ma cambia in base al tipo di utente che accede al sito web. Per assicurarti che il flusso scorra ininterrotto, puoi testare la navigazione del sito servendoti di tipologie di utenti differenti. I “tipi” più comuni, di cui puoi servirti per individuare i giusti tester, sono: 

  • L’utente sicuro: sa già che cosa vuole e sa come reperirlo. Probabilmente utilizzerà la funzione “cerca” del tuo sito o i link del tuo menu principale. 
  • L’utente in esplorazione: ha un’idea di ciò che sta cercando, ma non è un’idea precisa. Potrebbe esplorare il sito usando il menu di navigazione, ma anche i link a contenuti correlati. 
  • L’utente incerto: pensa di aver bisogno di qualcosa in particolare ma, approfondendo l’argomento, scoprirà di aver bisogno di tutt’altro. È l’utente a cui bisogna fornire informazioni esplicative o uno strumento di orientamento fatto su misura. 
  • L’utente di ritorno: ha già visitato il sito e vi torna per ritrovare informazioni o prodotti che ha già visto. Per ritrovare ciò che cerca, ha bisogno di un sito con una struttura chiara e intuitiva. 

Non esagerare 

Esistono diversi studi sui modi in cui gli utenti acquisiscono le informazioni sul web, e hanno dimostrato che solo una minima parte legge interamente il contenuto di una pagina, mentre il 79% preferisce scorrere rapidamente il testo alla ricerca dei punti chiave. Uno studio sul tracciamento dei movimenti oculari ha poi rivelato che in genere gli utenti leggono veramente solo il 20% di quanto trovano scritto online. La conclusione che possiamo trarne è chiara: non ha senso esagerare con i contenuti testuali, perché probabilmente non verranno letti. 

Ma a volte è necessario fornire una quantità di informazioni maggiore rispetto a quanto l’utente medio potrebbe essere disposto a leggere. In questi casi, può venirti in aiuto la progettazione di una gerarchia visuale attraverso cui organizzare i contenuti in modo visivo: potrai così guidare l’occhio dell’utente grazie all’uso di colori, grandezze, divisioni in paragrafi e posizionamenti all’interno della pagina. Ricorda che ciò che vuoi che sia assolutamente letto deve essere scritto più in grande di tutto il resto, e che le informazioni che vengono memorizzate più facilmente sono quelle all’inizio e alla fine di un testo. 

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