Come capire se il tuo sito web ha bisogno di un restyling
Se il tuo sito web ti ha stufato, c’è qualcosa che non va. Internet cresce e cambia di continuo, e tutti i professionisti del web ripetono ogni giorno lo stesso mantra: non basta essere presenti sul web, ma bisogna starci in un certo modo.
Il sito web di una attività imprenditoriale è una vetrina indispensabile, e proprio come una vetrina ha bisogno di essere studiata, curata e periodicamente rinnovata affinché i clienti vi trovino sempre prodotti e informazioni aggiornate e vi si possano orientare con semplicità.
Ma come possiamo capire se il nostro sito web ha bisogno di un restyling? Il modo più immediato è aprirlo, usarlo e, nell’osservarlo, porre cinque domande fondamentali.
Ha un aspetto professionale?
Font obsoleti o troppo piccoli, design confusionari e tortuosi, immagini dalla disposizione apparentemente casuale sono tutti elementi che contribuiscono a dare a un sito un aspetto amatoriale e ben poco affidabile. La verità è che i siti web invecchiano molto più rapidamente di qualsiasi altro prodotto, e anche un sito realizzato due anni fa può essere diventato obsoleto e non al passo con gli standard del web, fino a dissuadere l’utente dal proseguire nella navigazione.

È mobile-friendly?
È definito mobile-friendly un sito che consente una navigazione rapida, completa e intuitiva tramite i dispositivi mobili. La porzione di utenti che accede alle informazioni tramite smartphone è cresciuta di anno in anno, e uno studio dell’Istat ha rivelato che nel 2019 il
92% degli italiani ha usato uno smartphone per accedere al web.
I numeri parlano quindi da soli: anche il migliore sito web diventa rapidamente inutile se non viene ottimizzato alla perfezione per l’utilizzo da mobile, e non includere questo step nel restyling di un sito web significa precludersi vastissime fette di mercato.
È facile da utilizzare?
Nella creazione e nel restyling di un sito web, particolare attenzione va data alla User Experience, ossia all’esperienza che l’utente fa sul nostro sito, le sezioni con cui interagisce di più e il percorso che compie nello spazio web che si trova davanti.
Se il sito è confusionario, il reperimento delle informazioni complicato o troppo laborioso e l’interfaccia poco intuitiva, l’utente tenderà a interrompere l’esperienza di navigazione prima di aver completato l’azione desiderata, e preferirà andare a cercare altrove.
Si carica velocemente?
Un sito che non si apre immediatamente è un sito che non va. Secondo alcune ricerche, la velocità di caricamento di un sito è uno dei parametri che Google utilizza per scegliere quali
risultati mostrare nelle prime pagine di ricerca. Ma, prima ancora di preoccuparsi di Google, bisogna fare i conti con il fatto che un sito lento ha più probabilità di essere chiuso piuttosto che utilizzato.
I fattori che possono influire sulla velocità sono molti, e vanno tenuti in conto nel corso della creazione di un sito web, prima, e di un suo restyling, poi. Immagini non ottimizzate né compresse e un codice poco snello possono facilmente portare la velocità di caricamento sopra la soglia dei tre secondi, dove la probabilità che l’utente lasci il sito aumenta del 90%.

Gli utenti fanno ciò che vorresti?
Qual è l’obiettivo della nostra presenza online? È una domanda fondamentale, e allo stesso tempo spesso trascurata, che è necessario porsi nella fase di creazione e restyling di un sito web.
L’obiettivo di un e-commerce sarà vendere dei prodotti, quello di una ditta di servizi potrebbe essere farsi contattare da un potenziale cliente, mentre un blog professionale cercherà di fare iscrivere il visitatore alla propria newsletter.
Qualunque sia lo scopo finale, un sito web che non lo persegue in tutti i suoi elementi è un sito web inefficace. La soluzione al problema è operare un restyling grafico e di contenuti che, per ogni scelta fatta, metta al centro il risultato prefissato, e non distolga mai l’attenzione dell’utente dall’azione finale desiderata.
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