Perché un libro sia pronto alla pubblicazione, non basta che sia stato scritto e corretto, ma deve anche essere perfettamente impaginato. Nel lancio di una nuova collana, ogni casa editrice sa di dover stabilire delle linee guida grafiche e di impaginazione che trasformino il libro in un prodotto professionale. Ma a volte questo passaggio viene ingiustamente sottovalutato, con il rischio di andare a danneggiare il prodotto finale.
Per evitare di ritrovarsi in mano libri scompaginati, difficili da leggere e dall’aspetto poco attraente, ecco qui i principi da seguire nel design e nell’impaginazione di libri.
Progetta l’impaginazione del libro per il lettore
Salvo rare eccezioni, un libro è fatto per essere letto da qualcuno. Nell’impaginazione di libri è quindi fondamentale pensare a come offrire la migliore esperienza possibile al lettore, dalla prima all’ultima pagina.
Questo significa favorire la leggibilità del libro senza sforzi, prevedere indici (generali, dei nomi, etc), bibliografie e altri strumenti di “navigazione” là dove possono essere utili, interrogandosi sui bisogni del destinatario finale del libro e mettendoli sempre al centro del processo di sviluppo grafico.
Non fare economia sul numero di pagine
È facile cadere nella tentazione di economizzare. Del resto stampare ha dei costi, e quei costi sono direttamente proporzionali al numero di pagine della pubblicazione. Viene quindi naturale cercare di comprimere lo stesso numero di parole in meno pagine, magari togliendo qualche punto alla grandezza del font, diminuendo l’interlinea o rosicchiando i bordi fino a farli quasi sparire.
Una simile operazione, però, diventa improvvisamente dannosa nel momento in cui si arriva in libreria. Queste scelte di impaginazione del libro finiscono col renderlo fisicamente difficile da leggere, e un aspetto caotico avrà l’effetto di respingere istantaneamente i potenziali lettori.
Fatti guidare dal genere e dalla categoria del libro
Un catalogo d’arte, una fiaba per bambini e un romanzo storico possono essere impaginati seguendo le stesse regole? Ovviamente no: il design e l’impaginazione di un libro devono variare in base alla categoria a cui esso appartiene. In questo modo il suo genere sarà subito identificabile, e la soluzione grafica lusingherà il contenuto del libro.
Crea uno stile replicabile con un professionista
Un libro non viene pubblicato nel vuoto: fa parte di una categoria e di un genere, ma è anche espressione della sua casa editrice e della collana in cui è stato inserito. Tutte queste “appartenenze” richiedono valutazioni di design e di impaginazione da combinare con sapienza.
Scegliere uno specifico stile per un libro, per poi cambiarlo nella seconda pubblicazione della stessa collana, significa confondere i lettori e rinunciare a un elemento che, nelle librerie quanto nei cataloghi online, può aiutare la casa editrice a posizionarsi e diventare riconoscibile.
Insomma: nel mondo dell’editoria, design e impaginazione di un libro sono veri e propri elementi di branding. Lasciarli al caso non solo è un’opportunità sprecata, ma anche una scelta rischiosa. Per questo non la sola impaginazione del libro, ma l’intera identità grafica delle pubblicazioni di una casa editrice dovrebbe essere sviluppata con l’affiancamento di un professionista in grafica e impaginazione editoriale.
Lo Studio Grafico Agostini lavora insieme al vasto mondo dell’editoria italiana da oltre vent’anni, durante i quali ha sviluppato e realizzato concept grafici per case editrici, collane e libri di ogni genere e categoria. Se hai bisogno di aiuto per l’impaginazione di libri e design editoriali, scrivici una mail a info@studiograficoagostini.com, saremo felici di aiutarti.
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